Beatrice Montenegro ha presentato il suo ultimo romanzo per 'Al calar della sera'

Pezze di Greco - Penelope e Bianca, due donne, due anime così agli antipodi da attrarsi inevitabilmente e ruotare l'una attorno all'altra nel nome della più autentica amicizia. Loro sono le protagoniste di "La fragranza dell'erba recisa" (ed. Esperidi), il secondo romanzo della scrittrice ed ex professoressa leccese Beatrice Montenegro. Nell'ambito della rassegna "Al Calar della Sera", organizzata da Glitter, l'autrice ha presentato il suo ultimo libro dialogando con Ermelinda Prete nella splendida location di Masseria Salamina a Pezze di Greco, ieri 21 luglio. Per scrivere un libro bisogna partire dalla realtà, dal proprio vissuto e dalla propria interiorità se si vuole esser veri nelle descrizioni e nella narrazione. Di certo dal concreto è partita Beatrice Montenegro, anzi la scintilla è stato un profumo, una percezione sensitiva: quella fragranza lieve e piacevole dell'erba tagliata, recisa che è divenuta metafora della vita. A mostrare una fragilità a tratti snervante è Bianca, il filo d'erba, che cerca di raccapezzarsi in un'esistenza che non le sta bene. Penelope, dal canto suo, si mostra una roccia salda nei suoi valori e non si tira indietro perché l'amicizia è sacra. In una narrazione fluida e molto realistica, fanno irruzione altri personaggi caratterizzati da un tratto in comune: la naturalezza. Nelle descrizioni, non solo di luoghi e atmosfere, la Montenegro delinea perfettamente i profili di uomini e donne in cui il lettore può riconoscersi con facilità, come nonna Modesta - ispirata davvero alla nonna dell'autrice. Un romanzo, dunque, familiare ma anche molto umano: tra errori e rimorsi si pone una riflessione profonda sull'autostima e, più precisamente, sulla disistima verso se stessi. Cosa accade quando ti fanno credere di non valere niente? Su questa domanda si costruisce la vita di Bianca e, a dire il vero, anche quella di molti giovani d'oggi, persi in una società liquida e senza appigli.